Testi e sanzioni, prescrizioni, mezzi di difesa:

La diffamazione e l'insulto sono i cosiddetti reati “a stampa” soggetti a una speciale e delicata procedura volta a preservare la libertà di espressione ea scoraggiare coloro che vogliono rimuovere o punire contenuti dannosi.

Ad esempio, il termine di prescrizione per avviare un procedimento è in linea di principio di tre mesi, oltre i quali l'azione si prescrive.

È la legge del 29 luglio 1881 sulla libertà di stampa che prevede e punisce questi reati.

Sezione 29

Modificato dall'ordinanza 6 maggio 1944 – art. 4

Qualsiasi accusa o imputazione di un fatto che leda l'onore o la considerazione della persona o dell'ente a cui il fatto è imputato è diffamazione. E' punibile la pubblicazione diretta o mediante riproduzione di tale accusa o di tale imputazione, anche se effettuata in forma dubbia ovvero se diretta a persona od ente non espressamente nominato, ma la cui identificazione è resa possibile dai termini discorsi, grida , minacce, scritte o stampati, cartelli o manifesti incriminati.

Qualsiasi espressione oltraggiosa, termini di disprezzo o invettive che non contengano l'imputazione di alcun fatto è un insulto.

Sezione 32

Modificato dalla LEGGE n°2019-222 del 23 marzo 2019 – art. 71 (V)

La diffamazione commessa nei confronti di persone fisiche con uno dei mezzi di cui all'articolo 23 è punita con la sanzione pecuniaria di 12.000 euro.

La diffamazione commessa con gli stessi mezzi nei confronti di una persona o di un gruppo di persone sulla base della loro origine o della loro appartenenza o non appartenenza ad un'etnia, nazione, razza o religione determinata è punita con un anno di reclusione e con la multa di 45.000 euro o una sola di queste due sanzioni.

La diffamazione commessa con gli stessi mezzi nei confronti di una persona o di un gruppo di persone sulla base del sesso, dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere o della disabilità sarà punita con le pene previste dal comma precedente.

Nel caso di condanna per uno dei fatti previsti dai due commi precedenti, il giudice può altresì disporre:

1° L'affissione o la diffusione della decisione pronunciata alle condizioni previste dall'art Regola 131-35 il codice penale;

 

Diffamazione: come viene punita? come difendersi?

Le difese sono:

  • la verità dei fatti
  • buona fede
  • il fatto non diffamatorio, non lesivo dell'onore e della considerazione
  • l'assenza di fatti specifici, l'espressione di un'opinione o un insulto

Quando i fatti rivelano una discriminazione, si incorre nella custodia della polizia e nell'immediata comparizione (indotta dalla pena detentiva di un anno). CRPC è escluso.

In linea di principio non è prevista la custodia cautelare. (il mandato deve essere strettamente necessario alle indagini e proporzionato alla gravità del reato (CA Parigi, 4° cap. int., 15 maggio 2009 n.2008/06790 : Com. com. elettr. 2010, crono. 3, n. 12, oss. C. Bigotto).

La procedura sommaria può essere utilizzata per alleviare l'urgenza, così come la procedura accelerata nel merito prevista dall'articolo 6.I.8 comma 1 della legge n° 2004-575 del 21 giugno 2004 sulla fiducia nell'economia digitale.

Il diritto di replica e la sanzione del rifiuto del diritto di replica consentono di accelerare le possibilità di contestazione.

Le sentenze affermano spesso nel preambolo della loro motivazione e in modo sintetico:

– l'articolo 29 comma 1 della legge 29 luglio 1881 definisce la diffamazione
come la pubblicazione diretta o mediante riproduzione di “qualsiasi
l'accusa o l'imputazione di un fatto che lede l'onore o
considerazione della persona o dell'ente cui l'atto è attribuito”;
– deve essere la persona o l'ente a cui è attribuito l'atto
espressamente nominati o in mancanza, deve essere effettuata la loro identificazione
possibile dai termini utilizzati o dalle loro circostanze intrinseche o
estrinseco;
– deve trattarsi di un fatto specifico, suscettibile di essere oggetto di dibattito
contraddittorio sulla prova della sua verità, che così distingue il
diffamazione, da un lato, insulto - caratterizzato, secondo il secondo
comma dell'articolo 29, da “qualsiasi espressione offensiva, termini di
disprezzo o invettiva che non contenga l'imputazione di alcun fatto”- e,
dall'altro, dall'espressione soggettiva di un'opinione o di un giudizio
di valore, la cui rilevanza può essere liberamente discussa all'interno del quadro
di un dibattito di idee ma la cui verità non può essere provata;
– l'onore e la considerazione della persona non dovrebbero
da apprezzare secondo le concezioni personali e soggettive di questo,
ma secondo criteri oggettivi e la riprovazione generale
causato dall'assunto contestato, che il fatto imputato è penalmente
riprovevole o manifestamente contrario alle regole della morale
comunemente accettato;
– diffamazione, che può essere sotto forma di allusione o
di insinuazione, va valutata tenendo conto degli elementi
intrinseco ed estrinseco al mezzo in questione, vale a dire sia il
il contenuto stesso delle osservazioni e del contesto in cui si svolgono;
– queste disposizioni si applicano in materia civile, anche davanti alla
Presidente della Corte.

 

L'insulto:

Sezione 33

Modificato dalla LEGGE n°2021-1109 del 24 agosto 2021 – art. 38

L'insulto commesso con gli stessi mezzi nei confronti degli enti o delle persone designate dagli articoli 30 e 31 della presente legge è punito con la sanzione pecuniaria di 12.000 euro.

L'insulto commesso allo stesso modo nei confronti di privati, quando non sia stato preceduto da provocazioni, sarà punito con la multa di 12.000 euro.

È punito con la reclusione di un anno e con la multa di 45.000 euro per le offese commesse con gli stessi mezzi nei confronti di una persona o di un gruppo di persone sulla base della loro origine o della loro appartenenza o non appartenenza a un'etnia, nazione, razza o religione .

Gli insulti commessi nelle medesime condizioni nei confronti di una persona o di un gruppo di persone sulla base del loro sesso, orientamento sessuale o identità di genere o della loro disabilità saranno puniti con le pene previste dal comma precedente.

Quando gli atti di cui ai commi terzo e quarto del presente articolo sono commessi da persona investita di pubblici poteri o incaricata di un incarico di pubblico servizio nell'esercizio o in occasione dell'esercizio delle sue funzioni o della sua missione, le pene sono aumentate a tre anni di reclusione e alla multa di 75.000 euro.

Nei casi di condanna per uno dei fatti previsti dai commi terzo e quarto, il giudice può altresì disporre:

1° L'affissione o la diffusione della decisione pronunciata nelle condizioni previste dagli articoli 131-35 del codice penale;

2° (Abrogata).

 

Esistono molti regimi speciali (reati che comportano atti contro le autorità, o discriminazione razziale o sessista, ecc.)

La diffamazione e gli insulti possono essere perseguiti nell'ambito di procedimenti penali e civili, il rinvio a un giudice istruttore consente in linea di principio una ricerca più attiva di autori anonimi.

La revoca sospende l'azione penale (art.49).

Il nostro articolo: Insulto online: controlla la definizione

La diffamazione e gli insulti non pubblici sono sanzionati meno severamente.

Articolo R621-1

La diffamazione non pubblica di una persona è punita con la sanzione prevista per i reati di 1° grado (38 euro).

La verità dei fatti diffamatori può essere accertata in conformità alle disposizioni legislative relative alla libertà di stampa.

Articolo R621-2

L'insulto non pubblico nei confronti di una persona, quando non sia stato preceduto da provocazione, è punito con la sanzione prevista per le multe di 1a classe (38 euro).

Lo studio Roquefeuil specializzato in media e tecnologia digitale ti supporta in procedimenti legali o in difesa su questi temi di diffamazione e insulto - fissa un appuntamento.

La comunicazione o l'espressione verbale o scritta in genere dà tuttavia luogo ad altre forme di reato che non rientrano nel regime della stampa e sono contemplate dal diritto civile o penale, o dalla giurisprudenza commerciale. La denigrazione commerciale è quindi sanzionata civilmente, in materia di concorrenza sleale, e consente di perseguire atti volti a screditare il concorrente al fine di pregiudicarne l'attività commerciale.

Il nostro articolo: Il parere negativo: l'azienda Roquefeuil risponde

Disprezzo: come viene sanzionato? come difendersi?

Il disprezzo è previsto e punito dal codice penale:

Sezione 433-5

Modificato dalla LEGGE n°2021-1520 del 25 novembre 2021 – art. 55

Parole, gesti o minacce, scritti o immagini di qualsiasi natura non resi pubblici o l'invio di oggetti di qualsiasi natura indirizzati a persona incaricata di un incarico di pubblico servizio, nell'esercizio o in occasione dell'esercizio della sua missione, e suscettibili di pregiudicare la sua dignità o il rispetto dovuto alla funzione di cui è investito.

Quando è rivolto a persona titolare di pubblica autorità, a vigile del fuoco o a marittima-pompiere nell'esercizio o in occasione dell'esercizio delle sue missioni, l'oltraggio è punito con la reclusione di un anno e con la multa di 15.000 euro.

Quando è rivolta a persona incaricata di un incarico di pubblico servizio e che i fatti sono stati commessi all'interno di un istituto scolastico o scolastico, ovvero, in occasione di ingressi o uscite degli alunni, nell'intorno di tale istituto, il disprezzo è punito con la reclusione di sei mesi e con la multa di 7.500 euro.

L'oltraggio previsto dal primo comma, quando commesso in adunanza, è punito con la reclusione di sei mesi e la multa di 7.500 euro e l'oltraggio previsto dal secondo comma è punito con la reclusione di due anni e la multa di 30.000 euro.

 

Sezione 433-5-1

Legge istitutiva n°2003-239 del 18 marzo 2003 – art. 113 () JORF 19 marzo 2003

L'atto, durante una manifestazione organizzata o regolamentata dai pubblici poteri, di insultare pubblicamente l'inno nazionale o il tricolore è punito con la multa di 7.500 euro.

Se commesso in assemblea, questo oltraggio è punito con sei mesi di reclusione e una multa di 7.500 euro.

La soglia dei 6 mesi di reclusione fa scattare la possibilità dell'affidamento e dell'immediata comparizione.

L'indignazione è diretta contro l'autorità e non è commessa attraverso la diffusione pubblica.

Il Consiglio costituzionale (Cons. cost. 9 apr. 2021, n° 2021-896 QPC) rileva che “la stessa dichiarazione resa pubblicamente nei confronti di persona incaricata di un incarico di pubblico servizio o depositaria della pubblica autorità può costituire un pubblico oltraggio o ingiuria ”. Tuttavia, rileva che, se si tratta di un attacco alla dignità delle funzioni nei due casi, tale attacco è diverso in quanto l'oltraggio deve, per essere punibile, secondo la costante giurisprudenza della Corte di Cassazione, essere rivolto direttamente alla persona offesa o derivare dal desiderio che le osservazioni gli vengano riferite da una persona presente. In altre parole, il disprezzo è punibile solo se colpisce il titolare della carica. Al contrario, l'insulto pubblico non deve essere rivolto direttamente alla persona interessata o destinato a essere riferito a lui. Essendo i due atti di diversa natura, è salvaguardato il principio di uguaglianza davanti alla legge.

Il disprezzo presuppone un rapporto diretto, una forma di aggressione verbale, quasi fisica. L'insulto pubblico è rivolto in primo luogo a un pubblico che non è la persona insultata.

occorre altresì confrontare i seguenti reati, che risultano dallo stesso registro:

Denuncia calunniosa: come viene sanzionata? come difendersi?

Secondo l'articolo 226-10 del codice penale: 

“Regola 226-10 versione in vigore dall'11 dicembre 2016, Modificato dalla Delibera n.2016-741 DC dell'8 dicembre 2016 – art. 4, c. iniziato.

La denuncia, fatta con qualsiasi mezzo e diretta contro una determinata persona, di un fatto che può comportare sanzioni legali, amministrativo o disciplinare e che sappiamo essere totalmente o parzialmente imprecisi, quando è indirizzata ad un ufficiale giudiziario o amministrativo o di polizia giudiziaria, o ad un'autorità con il potere di agire su di esso o di adire l'autorità competente, sia ai superiori gerarchici sia al datore di lavoro della persona denunciata è punito con cinque anni di reclusione e 45.000 euro di multa.

La falsità del fatto denunciato risulta necessariamente dalla decisione, divenuta definitiva, di assoluzione, assoluzione o archiviazione, che dichiari che il fatto non è stato commesso o che non è imputabile alla persona denunciata.

In ogni altro caso, il giudice adito a carico del denunciante valuta la rilevanza delle contestazioni da lui mosse”.

 

Falsa testimonianza:

Si tratta di una dichiarazione resa in tribunale:

Articolo 434-13 del codice penale:

Versione in vigore dal 1° gennaio 2002 Modificato dall'Ordinanza n° 2000-916 del 19 settembre 2000 – art. 3 (V) JORF 22 settembre 2000 in vigore dal 1 gennaio 2002

La falsa testimonianza resa sotto giuramento davanti a qualsiasi giudice o davanti a un ufficiale di polizia giudiziaria che agisca in esecuzione di una rogatoria è punita con la reclusione di cinque anni e con la multa di 75.000 euro.

Tuttavia, il falso testimone è esente da pena se ha spontaneamente ritrattato la sua testimonianza prima della decisione che pone fine al procedimento resa dal giudice istruttore o dal giudice del merito.

 

La notizia falsa:

Sono notizie false, nella legge francese vengono sanzionate quando mirano a falsare le campagne elettorali.

" Arte. L. 163-2.-I (codice elettorale).-Durante i tre mesi che precedono il primo giorno del mese delle elezioni generali e fino alla data dello scrutinio in cui sono acquisite, quando accuse o imputazioni inesatte o fuorvianti di un fatti idonei ad alterare la veridicità del prossimo scrutinio sono diffusi in modo deliberato, artificioso o automatizzato e massivo attraverso un servizio di comunicazione pubblica on line, il giudice del rito sommario può, su richiesta del pubblico ministero, di qualunque candidato, di qualunque partito o gruppo politico o di qualsiasi persona avente interesse ad agire, e fatto salvo il risarcimento del danno subito, prescrivere alle persone fisiche o giuridiche di cui al 2 di I dell'articolo 6 della legge n. 2004-575 del 21 giugno, 2004 sulla fiducia nell'economia digitale o, in mancanza, a qualsiasi persona di cui al punto 1 dello stesso do tutte le misure proporzionate e necessarie per porre fine a tale diffusione.
“II.- Il giudice di camera di consiglio decide entro quarantotto ore dal rinvio.
“In caso di appello, il tribunale decide entro quarantotto ore dal rinvio.
“III.- Le azioni fondate sul presente articolo sono proposte esclusivamente dinanzi al tribunal de grande instance e alla corte d'appello determinata con decreto. »

ARCOM, il regolatore delle telecomunicazioni, garantisce che gli stati stranieri non alterino la sincerità del voto.

LA LEGGE n° 2018-1202 del 22 dicembre 2018 relativa alla lotta contro la manipolazione dell'informazione modifica così il codice elettorale, LA LEGGE DEL 30 SETTEMBRE 1986 RELATIVA ALLA LIBERTÀ DI COMUNICAZIONE (articoli da 5 a 10),

Le piattaforme hanno obblighi di trasparenza e cooperazione e devono istituire procedure di segnalazione per combattere le fake news.

Regolamenti europei (DSA-DMA) rafforzano gli obblighi delle piattaforme in termini di trasparenza sull'origine degli annunci, che in linea di principio consente di identificare quelli a fini politici, e le piattaforme possono scegliere di nascondere determinati contenuti durante un periodo elettorale, o istituire di fatto celle di controllo per allertare il lettore.

Sei vittima di un insulto, diffamazione, disprezzo, falsa testimonianza e vuoi sapere come puoi difenderti? Pierre de Roquefeuil, avvocato specializzato in diritto della comunicazione a Parigi, ti assiste per consigliarti e per garantire che i tuoi interessi siano rispettati.

L'avvocato specializzato in diritto della comunicazione ti consiglia e ti aiuta a identificare l'esatto errore commesso dall'autore dei commenti online. Mettiti in contatto con Pierre de Roquefeuil, un avvocato specializzato in diritto della comunicazione a Parigi.

Diritto all'oblio, alla cancellazione dai motori di ricerca 

odio online

Responsabilità degli attori di Internet e dei media

it_ITItalian