In Francia si è lavoratori dipendenti o autonomi, con alcuni schemi marginali. Il dipendente ha ampi diritti nei confronti del datore di lavoro, il lavoratore autonomo deve occuparsi di se stesso, della sua copertura previdenziale, senza l'aiuto di un datore di lavoro.
Per quanto riguarda i lavoratori delle piattaforme, il giudice talvolta riqualifica come contratto di lavoro il rapporto tra la piattaforma e il lavoratore che si era registrato sulla piattaforma come lavoratore autonomo.
Per riconoscere il contratto di lavoro, il giudice verifica l'esistenza di un legame di subordinazione tra la piattaforma e il lavoratore.
Quindi Uber, ma non Star Taxi, potrebbe essere considerato un datore di lavoro,
Si rilassi, Deliveroo, ma non Toktoktok, Staffmatch o Airbn'b.
Questo legame esiste nella maggior parte dei casi, ma il contenzioso rimane basso e la riclassificazione non è sistematica.
Si dice che il modello 'autonomo' persista perché permetterebbe l'impiego di personale che altrimenti sarebbe difficile assumere altrove, e non sarebbe economicamente sostenibile se gli venissero comunque applicati gli oneri di un datore di lavoro.
Succede anche che il lavoratore subappalti la sua missione, in modo non dichiarato, a una persona in situazione irregolare, senza documenti.
La legge El Khomri del 2016 impone comunque alcuni obblighi alle piattaforme (libertà di associazione, copertura dei contributi per gli infortuni sul lavoro, formazione), muovendosi nella direzione di una sorta di regime intermedio, ma senza imporre una riqualificazione come contratto di lavoro, o permettendo alle piattaforme di essere esentate dai loro obblighi come datori di lavoro quando il giudice riconosce l'esistenza di un rapporto subordinato nel rapporto di lavoro (Consiglio Costituzionale, decisione n. 2019-794 DC del 20 dicembre 2019, Loi d'orientation des mobilités).
L'ultimo rapporto sull'argomento, della fine del 2020, sostiene una soluzione di portage salariale da parte di una società di "sicurezza terza". Questa azienda, che verrebbe incaricata, si aggiungerebbe alla piattaforma e al lavoratore. La soluzione sembra costosa e complicata.
(https://www.vie-publique.fr/sites/default/files/rapport/pdf/277504.pdf)
Aggiornamento 17 giugno 2021:
La Corte di Cassazione vede un contratto di lavoro.
Corte di Cassazione, Divisione sociale, 4 marzo 2020, 19-13.316, pubblicato nel Bollettino.
Vedi anche :
2021 : DSA - DMA - Nuova regolamentazione di Internet in cantiere: osservazioni sui piani dell'UE