CA di Versailles, 1° cap. 1° sez. 25 maggio 2021, n° 20/03501.

In un caso di violazione di software, la sentenza conferma l'ordinanza del giudice preliminare davanti al quale era stata contestata la validità della citazione per mancanza di precisione.

 

Interesse della sosta

È interessante nel contesto della riforma della procedura civile che attribuisce nuovi poteri al giudice preprocessuale (articolo 789 del Codice di procedura civile) perché ricorda il tipo di questione che può essere discussa davanti a lui, in materia di diritto informatico.

 

I fatti

In questo caso, il giudice sottolinea i contorni del diritto d'autore sul software, che non riguarda l'interfaccia grafica o la funzionalità implementata (Direttiva 91/250/CEE del Consiglio, del 14 maggio 1991, relativa alla tutela giuridica dei programmi per elaboratore e Direttiva 2001/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione).

"Solo il codice sorgente permette di conoscere le scelte precise del programmatore che hanno governato il layout che costituisce la sede dell'originalità di un programma software.

 

 

Il giudice indica che non deve pronunciarsi sull'originalità del software o valutare la sufficienza della spiegazione dell'oggetto della domanda, ma sanziona la mancata spiegazione dell'oggetto della domanda.

"Per la mancanza di spiegazioni sulle caratteristiche originali rivendicate, di commenti sul codice sorgente che è la sede dei suoi diritti, di produzione di qualsiasi diagramma di flusso, ha dedotto che l'atto di citazione non soddisfaceva i requisiti dell'articolo 56, 2°, del Codice di procedura civile e doveva essere annullato, poiché inoltre questa mancanza ha causato un pregiudizio a Sélectour Entreprise che è stata privata di sviluppare una risposta utile e quindi di difendersi efficacemente.

Spetta infatti all'attore indicare la caratteristica originale dell'opera, quella che merita l'azione di contraffazione (CA Paris, Pôle 5 - ch. 1, 7 maggio 2019, n° 16/11002, CA Douai, ch. 1 sez. 2, 5 aprile 2018, n° 16/04545).

 

Aggiornamento 9 maggio 2022

"Da nessun testo si evince che l'originalità delle opere tutelabili dal diritto d'autore sia una condizione di ammissibilità dell'azione per violazione. Se la dimostrazione di tale originalità è effettivamente richiesta, è una condizione per il merito dell'azione e costituisce una difesa nel merito".
Tribunale giudiziario di Marsiglia, 1° cap. - cab. 1, ordinanza incidentale del 3 maggio 2022
Sucré Salé / Gruppo Gaillet & Azur Technology

Vedi anche :

La violazione di una licenza software non è un'infrazione

Domanda preliminare: il licenziatario di un software è un contraffattore o semplicemente un co-appaltatore illecito?

 
 
 
Ordine n. 2021-1658, 15 dicembre 2021 sulla cessione dei diritti di proprietà intellettuale sui beni ottenuti dagli autori o inventori di software che non sono dipendenti o funzionari pubblici, ospitati da una persona giuridica che svolge attività di ricerca.
 
 
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